Dopo la polemica sul “passo indietro” riferito alla fidanzata di Valentino Rossi Francesca Sofia Novello,c’è un’altra polemica concernente Sanremo 2020, quella relativa al rapper Junior Cally.
Sicuramente concorrente meno conosciuto fra i 24, Cally è finito nell’occhio del ciclone per alcuni testi che sdoganerebbero il femminicidio e – ovviamente – il sessismo.
Per esempio “Strega” recita: “Lei si chiama Gioia, ma beve poi ing**ia. Balla mezza nuda, dopo te la d*. Si chiama Gioia, perché fa al tr**ia, sì, per la gioia di mamma e papà“
Nella stessa canzone si prosegue: “L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera”. Nel video c’è una ragazza legata su una sedia che cerca di divincolarsi.
E poi in “Arkham” si legge: “a queste donne alzo le minigonne” e “me la ch**vo di brutto mentre legge Nietzche; lo prende con filosofia”.
In “Regola1″: ” put**ne con le Lelly Kelly non sanno che fot**no con Junior Cally”, e inoltre ci sono riferimenti ad Elisabetta Canalis e Giusy Ferreri.
La questione si è fatta politica: in particolare Matteo Salvini ha tuonato: “uno che parla di donne come oggetti, deve farlo a casa sua nella sua cameretta”. E già sul testo che dovrebbe portare a Sanremo c’è polemica,dato che “No grazie”, sarebbe un testo politico anti-SalvIni.
Un problema simile capitò al rapper Skioffi che – per alcuni testi del passato – ha rischiato l’esclusione da “Amici”.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)