
Chi è Giampiero Artegiani che è stato celebrato con un fragoroso applauso durante la conferenza stampa del Festival di Sanremo nella mattinata di venerdì 5 febbraio? E perché è stato ricordato sul palco dell’Ariston durante la prima serata? Giampiero Artegiani è stato un cantautore e produttore discografico, ricordato principalmente per aver scritto Perdere l’amore e che è morto proprio nelle ore che hanno preceduto l’inizio di Sanremo.
Nato a Roma il 14 maggio 1955, ha fatto il suo debutto nel mondo della musica tra le fila dei Semiramis, gruppo di progressive rock del quale è stato tastierista e chitarrista negli anni settanta (il cantante era un giovanissimo Michele Zarrillo) e con il quale ha pubblicato l’unico disco della band Dedicato a Frazz.
Dopo anni di studi come musicoterapista, nel 1978 fonda un altro complesso chiamato Carillon, prima di intraprendere la carriera da solista a partire dal 1981, ottenendo subito il successo al Disco per l’Estate con il brano Il sogno di un buffone. Nel 1984 e nel 1986 è sul palco del Festival di Sanremo con le canzoni “Acqua alta in piazza San Marco” e “…e le rondini sfioravano il grano” ma i maggiori successi li ottiene come paroliere, scrivendo numerose canzoni tra le quali Buio e luna piena per Franco Califano e Perdere l’amore (insieme a Marcello Marrocchi) per Massimo Ranieri.
Dopo una lunga malattia, è deceduto nella giornata di lunedì 4 febbraio a Roma all’età di 64 anni.