Caterpillar: qual è la data di “M’illumino di meno 2020?

C’è la data della nuova edizione di “M’illumino di meno“, la giornata ideata e lanciata dal programma di Rai Radio2 Caterpilar.

La data scelta per quest’anno è il 6 marzo. Riportiamo il comunicato: “M’illumino di Meno torna il 6 marzo 2020 ed è dedicata ad aumentare gli alberi, le piante, il verde intorno a noi”.

La giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili è stata lanciata nel 2005, da “Caterpillar” e Rai Radio2, per chiedere agli ascoltatori di spegnere le luci non indispensabili e ripensare i consumi.

Sono decine i Comuni e le aziende che stanno piantando alberi: Forestazione Urbana, Corridoi Verdi. Pianteranno 3 milioni di alberi a Milano entro il 2030. Pianteranno 60 milioni di alberi, uno per ogni italiano, le Comunità Laudato si’, a partire dall’Insegnamento di Papa Francesco. Piantano alberi intorno alle chiese nella diocesi Ambrosiana. Piantano alberi le aziende che credono nella green economy. Ha piantato 350 milioni di alberi in un giorno solo l’Etiopia.

L’invito di Caterpillar è quindi a piantare un albero perché gli alberi si nutrono di anidride carbonica. Gli alberi sono lo strumento naturale per ridurre la principale causa dell’aumento dei gas serra nell’atmosfera terrestre e quindi dell’innalzamento delle temperature. Gli alberi e le piante emettono ossigeno, filtrano le sostanze inquinanti, prevengono l’erosione del suolo, regolano le temperature. Gli alberi sono macchine meravigliose per invertire il cambiamento climatico. Per frenare il riscaldamento globale bisogna cambiare i consumi, usare energie rinnovabili, mangiare meno carne, razionalizzare i trasporti. Tutti rimedi efficaci nel lungo periodo. Ma abbiamo poco tempo e il termometro globale continua a salire. Quindi piantiamo alberi. Gli scienziati di tutto il mondo concordano: riforestazione.

Caterpillar invita Comuni, scuole, aziende, associazioni e privati a piantare un tiglio, un platano, una quercia, un ontano o un faggio. Ma anche un rosmarino, un ginepro nano, una salvia, un’erica o una pervinca major: tutto quello che si può piantare su un balcone.
Sul davanzale un geranio. E maggiorana, basilico, timo e prezzemolo: piantare un giardino sulla finestra. Piantare viole del pensiero, ortensie e petunie in un vaso appeso alla parete.
Piantare erba gatta.

Dall’inizio di “M’illumino di Meno” il mondo è cambiato. L’efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante e le lampadine ad incandescenza che Caterpillar invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso, semplicemente, non esistono più. Ma spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell’umanità resta un’iniziativa concreta, non solo simbolica, e molto partecipata.

Si spengono sempre le piazze italiane, i monumenti – la Torre di Pisa, il Colosseo, l’Arena di Verona -, i palazzi simbolo d’Italia – Quirinale, Senato e Camera – e tante case dei cittadini. Si sono spenti per M’illumino di Meno la Torre Eiffel, il Foreign Office e la Ruota del Prater di Vienna. In decine di Musei si organizzano visite guidate a bassa luminosità, nelle scuole si discute di efficienza energetica, in tanti ristoranti si cena a lume di candela, in piazza si fa osservazione astronomica approfittando della riduzione dell’inquinamento luminoso.

Con “M’illumino di Meno” dal 2005 spegniamo le luci per festeggiare il Risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili.

Quest’anno, il 6 marzo 2020, spegniamo le luci e piantiamo un albero. Un albero fa luce.

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".