Dario Brunori, cantautore calabrese, esponente simbolo della nuova scena musicale italiana, da stasera si presenta al piccolo schermo con una serie di appuntamenti dal titolo “Brunori Sa”. Una tv intelligente, divertente, in cui stile, cultura, poesia, ironia, musica, e approfondimento convivono in un’idea di televisione nuova.
In seconda serata su Rai3 alle 23.05, “Brunori Sa“, trasmissione di cinque puntate centrata sui desideri, sulle paure e delle apparenti contraddizioni della generazione di mezzo a cui appartiene. Un viaggio per il nostro paese fatto di incontri, luoghi, parole e musica.
Dario Brunori si confronta con i suoi interlocutori e si cimenta con grande ironia nel ruolo di conduttore mantenendo il suo caratteristico approccio cantautorale, in particolare i cinque temi affrontati saranno la Salute, la Casa, il Lavoro, le Relazioni e Dio, e un grande punto interrogativo.
La prima puntata, “Far finta di essere sani”, è dedicata al corpo, agli stratagemmi con cui si cerca di impedirgli di invecchiare e al modo in cui lo si presenta allo sguardo degli altri. Tra un ristorante e una palestra, tra uno studio di tatuaggi e un centro estetico, tra un’agenzia di modelle e le piazze che visita, Dario Brunori offre il suo microfono alle tante voci che descrivono una società in instancabile trasformazione.
Brunori Sa, 6 Aprile 2018: Ospiti
Il cantautore si intrattiene anche con alcuni suoi amici, come Carolina Crescentini, per scoprire come si rapporta un’attrice con il proprio corpo e con l’invecchiamento; in più lo scrittore Francesco Piccolo che racconta la sua evoluzione alimentare e come ha affrontato la paternità e l’età adulta, sempre più indigesta per una generazione di eterni adolescenti.
L’unione tra corpo e musica, Brunori racconta il duo non solo con le sue canzoni, ma anche con l’incontro di due artisti della sua generazione: a Palermo, nel museo dei Pupi Siciliani (i corpi che non invecchiano mai), raggiunge Antonio Dimartino, mentre a casa sua Brunori riceve il giovane Francesco Motta, toscano, il cui primo album era intitolato proprio “La fine dei vent’anni”. La puntata si chiuderà con un intervento del poeta Guido Catalano.