Nella serata di martedì 22 aprile sono scattate perquisizioni e sequestri di documenti nelle varie sedi di radio Rtl 102.5. A disporre l’indagine è stata la Dda di Catanzaro nell’ambito di un’inchiesta su Nicola Tripodi, boss del clan dei Tripodi di Vibo Valentia, che risultava, pur senza lavorare, dipendente della “Gesti.Tel srl”, ritenuta dagli inquirenti una società di fatto di Rtl.
Le perquisizioni sono state messe in atto nella sede legale di Bergamo di Rtl Radio srl e nelle sedi di Roma, Napoli e Cologno Monzese, oltre che in alcune società che operano con la radio. Tale indagine mira ad accertare i rapporti tra la cosca Tripodi di Vibo Marina e le varie società. L’emittente radiofonica si è sin da subito messa a completa disposizione e, tramite una nota, ha fatto sapere quanto segue: “Tutti i documenti forniti attestano la totale liceità dei rapporti da noi intrattenuti. Per il resto, il Gruppo Rtl 102.5 non ha nulla a che vedere con quanto contestato agli indagati“