Qualche giorno fa abbiamo parlato della falsa notizia secondo la quale – durante “La Zanzara” – Giuseppe Cruciani e David Parenzo avrebbero detto che “non si può piangere per un drogato“.
L’ultima trovata della rete è stata quella di insinuare che Linus – direttore di Radio Deejay – sia omofobo. Il motivo è una battuta volutamente detta quasi senza farsene accorgere, quasi masticata, a proposito di Harry Styles: “Le malelingue – perché ci sono molte interpretazioni sulla sua sessualità – dicono che è guarito. Sto scherzando“.
Se è per questo, un secondo prima lo stesso conduttore aveva detto che tale intervento lo aveva fatto solo per aiutare Nicola Savino a riconquistare sua figlia – che è una “Directioner” – ma che a lui “non fregava un c…di parlare di Harry Styles”. Era palesemente ironico e ciò si può evincere dall’ultimo blocco di due giorni fa.
Il Fatto Quotidiano riporta alcune reazioni una volta che Linus è entrato in tendenza: “’Adesso è guarito’ non si risolve con ‘sto scherzando’”. “Potevano benissimo risparmiarsi quest’uscita disgustosa. Imparate il rispetto, siamo nel 2021”. “Da quando si può guarire dall’amore?”. “Può essere Harry Styles come il fioraio del mio paese ma se dite di una persona secondo voi omosessuale che ora starebbe uscendo con una donna che è guarito, non è una battuta, è solo grande ignoranza”.
Chi segue assiduamente il programma sa che spesso i conduttori – vedi Savino con “Cinico Brambilla” – puntano a stigmatizzare e a fare la caricatura dei luoghi comuni. A proposito di due giorni fa Linus ha scritto: “A proposito del “è guarito”. Chi ha ascoltato questa mattina avrà sentito anche che ho aggiunto ridendo, molto chiaramente, “sto scherzando “. Ed era evidente a chiunque fosse in buona fede che era semmai la presa in giro di quei mostri che ancora possono pensare una cosa simile. Proprio la scorsa settimana abbiamo parlato di un medico italiano che avrebbe voluto uccidere il figlio perché omosessuale, quindi la mia, la nostra posizione la conoscete.
A chi invece sta facendo polemiche pur non avendo sentito nulla (che è l’abitudine della rete) chiedo scusa lo stesso, così magari stasera dormirà soddisfatto.
Fine”.
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Certo, un comunicatore esperto come Linus avrebbe potuto considerare che – nell’epoca dedlla polemica facile – si sarebbe trovato addosso paladini del politicamente corretto che vedono lo scorretto anche dove non c’è. Spesso, gridare allo scandalo è molto più semplice che cogliere il vero senso di un messaggio.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)