Ieri sera abbiamo rapidamente battuto la notizia dell’addio di Andro Merkù alla Zanzara. Oggi c’è qualche approfondimento in più.
Su tutti l’intervista del principale quotidiano della città dell’imitatore – Trieste – ovvero “Il Piccolo“. Qui, Merkù spiega di aver dovuto lasciare la redazione di Radio 24 – nella quale era entrato ufficialmente nel 2014 dopo alcuni anni di collaborazione – a causa dei tagli aziendali conseguenti alla crisi da Covid.
Dice inoltre di non aver avuto alcun dissidio, di non essere affatto in crisi creativa – anzi, ha già pronto un format radiofonico che vuole affrontare con leggerezza, pur nel rispetto delle vittime,questi mesi di pandemia – e di dovere molto a Giuseppe Cruciani per averlo “raccattato” in una piccola emittente locale.
Per altro, aggiungiamo noi, Cruciani è bravo a scovare talenti nelle realtà locali. Basti pensare ad Alberto Gottardo.
Tra i suoi scherzi migliori cita quello ai danni di Mons. Paglia con la voce di Matteo Renzi, e quello fatto imitando Niki Vendola al telefono con Fabrizio Barca. Noi ci permettiamo di menzionare quello recente – che ha rischiato di non andare mai in onda -fatto con la voce di Papa Francesco a Mattia Santori, leader delle Sardine. Inoltre, ‘Andromerku’ – così come l’ha chiamato lui, ha fatto impazzire Enzo Spatalino, nella serata in cui ospitava Mauro da Mantova, sproloquiava contro David Parenzo e finiva per chiudere il rapporto con Telecittà.
Merkù – che da personaggio di portata nazionale ha condotto nella sua città un’edizione delle “Cuffie d’Oro” – in questa stagione si è fatto notare anche come ‘deepfake’ di Giuseppe Conte per “Striscia la notizia”. Sul futuro del programma sapremo di più – forse – domani, ultima puntata.
CRUCIANI: IL PROGRAMMA E’ IN PALINSESTO, MA VEDIAMO SE ME VA
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)