Albertino: “I risultati richiesti in 3 anni li ho raggiunti in 9 mesi. Pubblicità triplicata. Non ho bisogno di cambiare grandi cose”

In un’intervista rilasciata a DJ Mag, Albertino ha parlato dei primi mesi della propria esperienza ad m2o in qualità di direttore artistico.

I numeri del secondo semestre del 2019 hanno confermato una tendenza positiva, e questo è importante in quanto sono i primi emersi interamente dal nuovo corso.

Intanto ha parlato del nuovo studio “The Cave”: “L’idea di The Cave nasce dall’esigenza di avere uno studio molto futuristico, tecnologico, ma anche molto bello da vedere. C’è stato un lavoro molto interessante da parte degli archittetti ai quali ho dato indicazioni su mondi che mi piacevano e immagini che avevo raccolto. La cosa più interessante che contiene questa tecnologia è il design, i materiali e l’insonorizzazione. Un’idea di dimensione molto intima, che ti permette di essere molto concentrato e non avere distrazioni, grazie anche a delle luci molto soffuse”.

Bisogna abituarsi al nuovo studio: “Andare in onda da uno studio che non è il solito non è esattamente la stessa cosa, ci si deve abituare perché gli spazi sono diversi. La cosa più importante è ritrovare lo stesso suono quando metti la cuffia, cosa di cui mi sono occupato personalmente come con gli studi di Radio Deejay, è una cosa che mi piace fare”.

Anche noi ci siamo effettivamente chiesti a cosa servisse pubblicizzare la nascita del nuovo studio, che nulla cambia ad un ascoltatore: “l’estetica del nuovo non influenza i contenuti. Le parole a m2o vengono pesate molto, infatti è una radio con più musica che parole. Oggi è imprescindibile il discorso dei social, e quindi la visibilità. Credo che questo studio ci rappresenti e non deluda le aspettative di chi ascolta la radio, che è completamente nuova. Credo anche che il sound design rispecchi quello che uno vedrà dalle immagini che pubblicheremo sui social”.

Riflettendo sui dati d’ascolto: “I dati di ascolto del 2019 per me sono sorprendenti. Quando ho preso questo incarico all’inizio dello scorso anno, ho avuto dalla proprietà l’obiettivo di fare in tre anni quello che noi abbiamo poi fatto in nove mesi, in termini di ascolti e fatturato, ossia la raccolta pubblicitaria, che è triplicata“.

E, come riportato anche qui, c’è un discorso riguardante il palinsesto: “Nel 2020 non cambierei grandi cose, perché abbiamo già lavorato tanto nei mesi scorsi. Dovremo solo andare a migliorare alcuni dettagli di questo lavoro. Il palinsesto rimarrà diviso in day time e night time, con lo stesso genere di musica, che occupa l’80% delle classifiche. Come nei mesi passati, musicalmente dalle 6 alle 22 siamo molto larghi e siamo una radio per tutti. Dalle 22 in poi sperimentiamo un po’ di più e da mezzanotte trasformiamo la radio in un vero club, mantenendo alcuni tra i più famosi dj internazionali (David Guetta, Tiësto, Martin Garrix, Claptone, Adam Beyer, Glitterbox e Defected). Il venerdì sera è in rotazione, dove alterniamo alcuni artisti come i Meduza e Ilario Alicante”.

Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".