Wu-Tang Clan in concerto a Milano: recensione

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Si è svolta ieri sera all’Ippodromo del Galoppo di Milano l’unica data italiana dell’ultimo tour dei Wu-Tang Clan, reunion storica di una delle crew rap più longeve di sempre. Nonostante l’esplosivo successo del rap nel nostro paese, tuttavia, l’affluenza al concerto è stata decisamente deludente, soprattutto se consideriamo il ruolo che questi 3 artisti hanno avuto per il genere.

In apertura troviamo Noyz Narcos e una parte del collettivo dei TruceKlan, accolti con calore da una Milano decisamente umida, visto il tempo ballerino degli ultimi giorni, che ha fra l’altro trasformato le prime file in una specie di arena di fango, nel quale hanno anche avuto luogo dei tafferugli subito dopo che Method Man ha tirato una maglietta in mezzo alla folla!

Il gruppo, composto da GZA, Method Man e Ghostface Killah, sale sul palco unito e compatto sulle note di Bring tha Ruckus, per poi dilettarsi in una serie di assoli che hanno fatto letteralmente impazzire i fan (solo un piccolo appunto su GZA, che in diversi momenti è apparso straniato e assente, soprattutto mentre fissava il pubblico imbambolato!).

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Unico bis offerto nel corso del concerto è M.E.T.H.O.D., mentre la chiusura è affidata all’hit Da Rockwilkder, con la quale i tre salutano una città (e un paese) che, vista la scarsa richiesta di biglietti, con ogni probabilità non rivedranno in futuro, almeno tutti e tre insieme. Peccato!

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