Si conferma il rapporto conflittuale di Keith Jarrett, di scena ieri in concerto a Umbria Jazz, con la città di Perugia e la manifestazione principe del jazz in Italia.
Già nel 2007, l’anno della sua precedente esibizione, era successo di tutto, al punto che l’organizzatore dopo averlo definito “artista sublime ma uomo discutibile” aveva giurato di non volerlo mai più. Ma troppo alta la caratura artistica del pianista, e alla fine Keith è tornato, sei anni dopo.
E sul palco dell’Arena Santa Giuliana ha manifestato di nuovo la sua idiosincrasia per i flash e la volontà precisa di mollare tutto e andarsene se solo qualcuno dal pubblico avesse osato fotografarlo. Cosa puntualmente successa all’inizio con l’eclettico musicista che se ne va immediatamente “See you later…”. E così, come vediamo nel video, è stato necessario fare tutte le raccomandazioni ai presenti, dopodiché Jarrett ha atteso che calasse il buio e preteso di suonare totalmente avvolto dalle tenebre.
Si vede qualcosa solo nella seconda parte, quando viene acceso un fanalino. In ogni caso l’esibizione arriva in fondo senza incidenti e il trio composto anche dai fenomenali Gary Peacock e Jack DeJohnette fa faville.
Tra gli altri pezzi in scaletta ricordiamo Yesterdays, Is it really the same; poi nella seconda parte Bye bye blackbird e Things aint what used to be di Duke Ellington in versione primigenia-swing. Appena finito Jarrett scappa come di consuetudine, ma tornerà dalle nostre parti il 16 luglio (Venezia) ed il 21 luglio (Gardone).
Video Keith Jarrett Umbria Jazz 8/7/2013