Bimbiminkia: evoluzione storica di un preoccupante fenomeno sociale

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Mettiamo da subito in chiaro un concetto: i fan, anche i più folli e sfegatati, sono da sempre una vera e propria benedizione per gli artisti, che nei loro supporter trovano lo stimolo e la carica giusta per fare buona musica e dedicarsi con passione ancora maggiore al loro lavoro. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, soprattuto a causa/grazie ad internet, il fenomeno del fanatismo ha spesso preso sembianze preoccupanti e isteriche, che si possono tranquillamente riassumere nel termine di -bimbominkia-. Questo concetto, applicabile in realtà anche ad altri contesti oltre che a quello musicale (vedasi link strappalacrime pubblicati su Facebook) si è sviluppato su diversi livelli, colpendo come un cancro forum, bacheche in rete e, ovviamente, riempiendo i parterre dei concerti.
Ma qual è stata l’evoluzione storica di tale fenomeno? Come è nato e in che forme si è evoluto?

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I fan dei Tokio Hotel
Il termine bimbominkia (all’occorrenza -fallomarmocchio-) inizia a circolare in Italia dopo la pubblicazione di uno spettacolare video girato da due fan dei Tokio Hotel, un gruppo che ha rappresentato una delle operazioni commerciali più sfacciate che la storia della musica abbia conosciuto: le ragazze protagoniste del video attaccarono il rocker Pino Scotto per le sue dichiarazioni al vetriolo contro la band di Bill Kaulitz, il tutto sotto l’occhio vigile della telecamera, in mano alla madre di una delle due (vedasi riflesso nello specchio).

Le beliebers
Una volta terminato il periodo “emo” è giunta l’età d’oro dei social network, che hanno fomentato la crescita della fanbase femminile del cantante canadese Justin Bieber, chiamatasi successivamente popolo delle -beliebers-: queste ragazzine sono state di recente al centro di scene di isteria collettiva, come le minacce alle ragazze che sono riuscite a salire sul palco a fianco del loro idolo o le tragedie greche per il sold out dei biglietti per il suo concerto, che potete vedere qui sotto.

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Le directioners

Ancora più violente delle beliebers, le directioners sono costantemente presenti, direttamente o indirettamente, nei trending topic di Twitter e il loro fanatismo si esprime in modo ancora più esagerato in quanto l’oggetto del loro desiderio deve essere moltiplicato per 5.
Ecco il perfetto esempio di directioner all’opera.

I little monsters

Dopo l’uscita del (buon) disco “Monster”, Lady Gaga ha ben pensato di inventarsi un nome per chiamare tutti i suoi scatenatissimi fan, denominati appunto -little monsters”. Tendenzialmente omosessuali, i piccoli mostri venerano la loro diva con la mano ad artiglio alzata e si prodigano a postare video delle loro contenutissime reazioni appena Gaga fa uscire del nuovo materiale.

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Quali sono le prossime sorprese che il mondo dei bimbiminkia ci prospetta? Ai posteri l’ardua sentenza.

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