Grande, coraggioso Vasco, come sempre. In un’epoca in cui tutti si nascondono e per paura rinunciano a parlare della più grande piaga dei nostri tempi: il terrorismo islamico, il Komandante urla la sua rabbia e chiama a raccolta il popolo dei liberi.
Lo ha fatto dal palco di data zero a Lignano, dove ha pronunciato le seguenti parole:
“Basta con la paura, non ci facciamo fottere! I terroristi dell’Isis vogliono instillare la paura, ma noi non dobbiamo cedere, non possiamo rinunciare a quello che abbiamo conquistato, sono morte migliaia di persone durante la Resistenza per la nostra libertà. Tutti, anche oggi, dobbiamo anche essere disposti a morire per questo”.
Nel silenzio degli intellettuali che come spesso accade non hanno capito il fenomeno, ancora una volta è la voce di un artista, controcorrente, a svegliare le nostre coscienze. L’estremismo islamico odia il progresso, odia l’Occidente, la musica, i concerti (vedere cos’è successo di recente in Turchia contro i fan dei Radiohead), odia le donne che vuole coperte da capo a piedi e segregate in casa.
Il terrorismo islamico che fa capo all’Is vuole distruggere le nostre conquiste democratiche per far nascere un sistema dittatoriale che ci calpesti. Vive delle nostre paure. Ma non vincerà, come non ha vinto l’oscurantismo della Chiesa Cattolica nei secoli scorsi.
L’estremismo religioso uccide, ma può attecchire solo nell’ignoranza.