I 10 migliori dischi del 2014 secondo RadioMusik

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Dopo avere condiviso con voi la nostra personale classifica delle 30 canzoni più belle dell’anno ecco arrivare finalmente anche la lista dei nostri dischi preferiti del 2014! I criteri con cui sono stati scelti sono più o meno gli stessi della precedente chart, la scelta infatti è ricaduta su una serie di album particolarmente significativi sia da un punto di vista commerciale e di critica sia da un punto di vista prettamente personale. Non vi resta altro che scoprire quali sono e dirci quali sono stati i vostri favoriti del 2014!

10 L’Anima Vola – Elisa

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L’ultimo disco di Elisa nasce come splendida e accorata dedica alla seconda figlia e al compagno Andrea: l’Anima vola è il suo primo album interamente in italiano che permette alla cantante, emozione dopo emozione, di esprimere appieno nella sua lingua madre il suo enorme talento. Il primo singolo omonimo, già di per sé, è un piccolo gioiello ma non è certo l’unico pezzo più bello all’interno del disco, nel quale troviamo collaborazioni con Tiziano Ferro (E scopro cos’è la felicità) e Ennio Morricone (Ancora qui).

09 In the lonely hour – Sam Smith

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La rivelazione pop dell’anno è stata indubbiamente Sam Smith, già esploso lo scorso anno nell’eccelsa Latch insieme ai Disclosure e finalmente consacrato a star mondiale con pezzi del calibro di Stay with me, Money on my mind e I’m not the only one. In the lonely hour è inoltre il candidato più probabile alla vittoria per il miglior disco dell’anno ai Grammy Awards 2015.

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08 Logico – Cesare Cremonini

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Sembrerà molto scontato, certo, ma bisogna ammettere che Cesare Cremonini è ormai artisticamente maturo e non più il ragazzino un po’ cazzone di 50 Special: Logico # 1, trascinato da un primo singolo à la Coldplay da incorniciare, è la conferma definitiva di quanto detto finora.

07 Black Messiah – D’Angelo

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A ben 15 anni di distanza dal celeberrimo video super hot di Untitled (una canzone bellissima, fra parentesi) il rapper e suolman D’Angelo torna a sorpresa sulle scene con un disco di squisito r&b vecchio stile che ha tanto, tanto da insegnare a quella lunga serie di ormai ex artisti r&b svenduti all’EDM truzza. Citofonare Usher.

06 Ghost Stories – Coldplay

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Ho sempre pensato che i Coldplay fossero dei bravi musicisti (con l’enorme pecca della voce di Chris Martin) che si sono però troppo spesso svenduti alle dinamiche di mercato, snaturando il loro originale lato alternative in favore del ben più redditizio lato pop. Ghost Stories, eccezion fatta per la piaciona A sky full of stars, è un disco in controtendenza in questo senso, molto più intimistico e sfuggente, un po’ come gli stormi di uccelli di O, il bellissimo pezzo di chiusura.

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05 Native – OneRepublic

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Lo ammetto, ho ascoltato Native degli OneRepublic in estremo ritardo rispetto alla pubblicazione, senza quasi interessarmi all’incredibile data sold out che il gruppo di Ryan Tedder ha tenuto al Forum di Assago: l’illuminazione è arrivata quando si sono esibiti live ad X Factor sulle note della commovente I Lived. Dì li a qualche giorno, ho consumato il loro ultimo disco su Spotify, ve lo stra-consiglio soprattutto se siete amanti del pop duro e puro, una canzone è meglio dell’altra.

04 Caustic Love – Paolo Nutini

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Paolo Nutini è bravo, si sa, ma con questo disco si è superato. Il musicista scozzese ha messo su un album che mescola in maniera certosina rock d’autore e funky, in un mix esplosivo che si concretizza al massimo in pezzi di livello quali Scream (Funk my life up), Iron Sky (che ha richiami a Marvin Gaye) e Fashion (featuring con Janelle Monae).

03 Racine Carrée – Stromae

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Sarete ormai stanchi di leggere i miei elogi a Stromae ma non ci posso proprio fare nulla: per me è lui l’artista del 2014. Il suo secondo disco, Racine Carrée, è un concentrato di pop, trip hop, hip hop, world music a dir poco irresistibile. La ventata di originalità che questo ragazzone belga ha portato nel musicbitz è assolutamente eccezionale. Bravò, con l’accento sulla ò.

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2 Ultraviolence – Lana del Rey

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Sembrava che Lana del Rey dovesse essere un fenomeno (da baraccone?) passeggero, e invece questa bellissima artista si è messa a scrivere, a cantare in barba agli haterz e a farsi produrre dal leader dei Black Keys: il risultato finale è l’epico Ultraviolence, un disco profondo, cinematografico, dark, irresistibilmente hipster e malinconico. Chi se lo sarebbe mai aspettato?

1 BEYONCE – Beyoncé

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Alla fine del 2013 Beyoncé Knowles ha stupito il mondo intero pubblicando un disco senza che nessuno fosse stato informato di nulla e senza alcuna (ormai abituale) fuga di informazioni e di brani piratati. Per la prima volta nella sua carriera, Beyoncé si è finalmente lasciata alle spalle quei dischi da due tre singoli e una decina di assoluti riempitivi per tirare fuori il concept album dell’artista/madre emancipata osannato da critica e pubblico. Disco straordinario, soprattutto se ascoltato con delle buone cuffie e degli ottimi bassi. Insomma, il disco dell’anno, senza se e senza ma.

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