Pochi spettatori e Marracash non sale sul palco: salta concerto e scatta la polemica

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Il giorno dopo il concerto di Marracash sul palco di Villa Ada a Roma, non si parla dello spettacolo offerto dall’artista o di quale sia stata la scaletta delle canzoni proposte ma sul web si leggono solo insulti, giustificazioni e comunicati stampa forse arrivati troppo tardi. Il motivo di tutto questo è che quel concerto che il rapper doveva tenere nella capitale il 3 luglio non si è mai fatto.

L’apertura dei cancelli era prevista alle ore 21 e un’ora più tardi sarebbe dovuto iniziare lo show ma quei cento paganti che si erano precipitati sotto palco in un tranquillo venerdì sera di inizio estate, sono stati considerati troppi pochi per poter mettere su uno show. Non ci vogliamo inoltrare in questioni che non ci riguardano o sparare a zero su organizzatori o artisti che non conosciamo, come ha fatto mezzo web, ma ci teniamo a dire che sono esclusivamente i fan a mandare avanti il mondo musicale. Sono loro che acquistano i cd e che vanno ai concerti, facendo mangiare artisti e chi c’è dietro: loro offrono un prodotto, uno spettacolo e dall’altro lato c’è chi quel prodotto lo compra o quello spettacolo lo guarda. Zero fan significa sogno finito e tutti a casa. Per questo ci vorrebbe un minimo di rispetto nei loro confronti, rispetto che in un certo verso giovedì sera (o meglio il giorno successivo) c’è stato: niente show e rimborso nel rispetto di coloro che si erano presentati. Ma qualcuno ha chiesto loro se preferivano riavere indietro i soldi del biglietto o assistere ugualmente al concerto? Attendiamo risposte.

Cerchiamo di ricostruire quanto accaduto: dopo un paio d’ore d’attesa, staff e artista hanno deciso di non fare il concerto rinunciando così al compenso previsto e preferendo far avere il rimborso agli spettatori. Sulla pagina facebook di Villa Ada appare questo messaggio: “Il concerto del tour Roccia Music Tour di ieri sera è stato annullato per ragioni assolutamente indipendenti dalla volontà dell’organizzazione. Oltre a scusarci con tutti, vi comunichiamo che chi non avesse ancora chiesto il rimborso , può farlo recandosi al punto vendita Vivaticket dove ha acquistato il biglietto entro e non oltre il 20 luglio 2014. Coloro che hanno acquistato il biglietto online verranno contattati per email dal Servizio Clienti Vivaticket“. Dall’altra parte tutto tace fino al primo pomeriggio del venerdì. Sul facebook di Roccia Music si legge un lungo messaggio, e poco dopo su quello di Marracash, che riportiamo per intero qui di seguito:

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Un po di chiarezza sulla situazione di ieri sera a Villa Ada.
Partiamo col dire che siamo rammaricati da come si è svolta la serata,anzi da come non si è svolta.
Il nostro show,lungo quasi 2 ore, e per il quale abbiamo fatto giorni di prove nonchè chilometri di strada (Luchè veniva addirittura da Londra) era previsto per le 22:00. Arrivati sul posto scopriamo che il pubblico purtroppo era davvero esiguo.Può capitare che una serata vada storta e ci assumiamo le nostre resposabilità ma quando il “buco” è COSI grande e la serata va COSI male è evidente che qualcosa non ha funzionato a livello organizzativo e soprattutto promozionale. Nemmeno i singoli artisti hanno mai raggiunto risultati cosi bassi. Nemmeno i più “piccoli” del nostro colletivo. Su richiesta degli organizzatori abbiamo aspettato che arrivasse più gente ma la gente non è arrivata. I nostri amici di Roma e gli artisti romani presenti alla serata ci dicevano che effetivamente nessuno sapeva di questo concerto. Tra discussioni in camerino con i promoter ,tensioni e attese si sono fatte le 23,20. La scelta era tra fare uno show ridotto,snaturato e raffazzonato all’ultimo momento (dato che bisognava staccare a mezzanotte) o far saltare la data per poter RIMBORSARE i biglietti a chi aveva pagato. Abbiamo scelto di non suonare,restituire i soldi al pubblico e rinunciare INTERAMENTE al nostro cachet. Ci scusiamo con i fan ma noi abbiamo ritenuto che il rimborso fosse più corretto nei loro confronti rispetto a un live-contentino fatto per salvare la faccia a noi e a Villa Ada. Ci fa male leggere insulti da parte di “fans” che senza sapere come sono andate le cose sparano giudizi approsimativi o addirittura auguri di morte,quando è proprio loro che volevamo tutelare rinunciando al nostro compenso. Ancora più triste è leggere della vicenda su siti di settore e blog musicali che, come al solito, in cerca di notizie facili e di “sangue” telematico ,non hanno nemmeno aspettato di sentire la nostra versione dei fatti e si sono fiondati sul presunto scandalo alla ricerca di visibiltà a buon mercato. Resta una gran pena per tutta la vicenda e per non aver potuto mostrare uno show che preparavamo da giorni e a cui tutti tenevamo davvero molto.

Un messaggio per far chiarezza che però a quanto sembra non basta ai fan che sul web stanno manifestando tutto il proprio disappunto, a volte con parole che risultano pesanti e fuori luogo. Quindi ci vuole rispetto ma da entrambe le parti: una scelta che probabilmente non è condivisibile da molti ma cosa sarebbe successo se lo show fosse andato in scena, magari in maniera ridotta e con poco entusiasmo? Sarebbero stati tutti contenti o si sarebbero scatenate polemiche su un concerto falsa fatto solo per prendere dei soldi ai fan? Analizzando tutti i fatti, si può pensare che la scelta sia stata quella giusta anche se fatta con tempistiche e dinamiche poco rispettose: far salire qualcuno sul palco (perché non proprio Marracash?) a spiegare la situazione, non avrebbe fatto maggior chiarezza e in modo immediato? Sentire i pochi fan presenti cosa volessero tra un rimborso e un concerto non sarebbe stata la scelta migliore per tutti? E dopo aver annullato il concerto, far scendere tra il pubblico il rapper per le scuse e qualche foto con i fans non avrebbe stemperato le tensioni e annullato con poco tutte le polemiche? Forse…ma non lo sapremo mai.

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About Andrea Izzo 4365 Articles
La musica reggae è la mia grande passione: adoro tutta la musica giamaicana dallo ska al new roots, passando per la vecchia dancehall. Frequentatore assiduo di concerti, ho girato l'Italia per ascoltare i grandi artisti che amo.