Love And Peace And Sympathy, il ritorno travolgente dei “sacchiani” Six By Seven

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Si riforma dopo alcuni anni il gruppo di Nottingham ed è subito spettacolo

Sono sempre più numerosi i casi di reunion nel mondo del rock indipendente; gruppi che avevamo dato per dispersi o che si erano ufficialmente sciolti e che inaspettatamente ripartono come se il tempo non fosse passato. Negli scorsi anni tra i primi si erano segnalati i Wire e i Mission of Burma, quindi solo per citare alcuni casi i Secret Shine e i Superchunk (questi ultimi hanno in uscita il secondo disco post-riunione) ed ora è la volta dei Six By Seven con Love And Peace And Sympathy.

Originari di Nottingham, avevano realizzato tre album di eccelsa qualità oltre 10 anni fa:

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The Things We Make – 1998
The Closer You Get – 2000
The Way I Feel Today – 2002

caratterizzati il primo da un rock dilatato e spaziale, i successivi da canzoni punk-rock brevi e di forte impatto; successivamente il gruppo perse pezzi e smarrì la migliore ispirazione nei successivi tre lavori, comunque interessanti:

04 – 2004
Artists Cannibals Poets Thieves – 2005
If Symptoms Persist, Kill Your Doctor – 2007

A totale sorpresa, dopo lo scioglimento annunciato a fine 2008, riappare in sordina la formazione capitanata da Chris Olley (con l’aggiunta dell’ex Placebo Steve Hewitt alla batteria) e lo fa in grande stile, con un album che i calciofili definirebbero assolutamente sacchiano per la sua intensità ipnotica e allo stesso tempo travolgente dalla prima all’ultima nota. Per restare nella metafora calcistica un disco tutto in pressing. Tra l’altro forse qualcuno si ricorderà che i Six By Seven furono ospiti nel lontano 2000 della purtroppo poco fortunata trasmissione di Gene Gnocchi Perepepè..

Nove brani, quelli di Love And Peace And Sympathy, che riprendono le migliori qualità del gruppo, dalle chitarre ruggenti e ipnotiche alla furia dei brani più concisi (“Crying” e “More”). Semplicemente uno dei dischi dell’anno per tutti i rockettari. Buon ascolto, meglio se in cuffia!

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